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Patrimonio Rilancio: il salvagente delle medio-grandi imprese italiane

Al fine di supportare le imprese danneggiate dalla pandemia COVID-19, il Governo italiano ha finalmente messo a disposizione il "Patrimonio Rilancio"

Al fine di supportare le imprese danneggiate dalla pandemia COVID-19, il Governo italiano ha finalmente messo a disposizione delle medie e grandi imprese il tanto annunciato "Patrimonio Rilancio", per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti. L'iniziativa, resa pubblica nel corso del 2020 ed operativa solo da fine giugno 2021, è volta al rafforzamento patrimoniale delle imprese con fatturato superiore a 50 milioni di euro attraverso un'ampia serie di interventi, quali strumenti ibridi di patrimonializzazione e aumenti di capitale.

L'Assemblea degli Azionisti di Cassa Depositi e Prestiti convocata per il 26 e 27 maggio 2021 ha approvato la proposta di costituzione di Patrimonio Rilancio, a seguito del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 7 maggio 2021 di definizione degli apporti al Patrimonio Destinato (c.d. Decreto Apporti), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 115 del 15 maggio 2021, e del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 3 febbraio 2021, n. 26, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 del 10 marzo 2021, con cui è stato emanato il Regolamento concernente i requisiti di accesso, condizioni, criteri e modalità degli investimenti del Patrimonio Rilancio.

Lo strumento, con una dotazione massima di 44 miliardi di euro, prevede una gamma di soluzioni per soddisfare le esigenze di rafforzamento patrimoniale, con processi di richiesta e valutazione integralmente digitali, rapidi e semplificati.

L'iniziativa è riservata alle società per azioni italiane, quotate e non, con fatturato superiore a 50 milioni di euro, e prevede tre principali ambiti di operatività:
 

1. Il primo ambito di operatività è il cosiddetto Fondo Nazionale Supporto Temporaneo, dedicato a interventi temporanei in aziende che hanno subìto impatti derivanti dall’emergenza COVID-19, coerenti con le misure previste dalla Commissione Europea nel “Quadro Temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19".

Tali interventi comprendono:

  • Prestito Obbligazionario Subordinato, ossia uno strumento estremamente flessibile, con durata fino a 6 anni e importo minimo di 1 milione di euro, subordinato rispetto agli altri finanziamenti dell’impresa, con un canale di accesso semplificato e standardizzato. Il prestito obbligazionario dovrà essere utilizzato, per almeno il 40% dell’importo emesso, per supportare investimenti in ambito innovazione, sostenibilità e in generale di “green economy”. Per poter accedere allo strumento è necessario che l’emittente abbiamo registrato, a causa della pandemia, un calo del fatturato almeno del 20% e abbia un rating almeno pari a B+. Lo spread annuo che verrà pagato dall’emittente sarà il seguente:
     
  • Prestito Obbligazionario Subordinato Convertibile, cioè un prodotto con durata fino a 6 anni (o 5 anni per le società quotate) e importo minimo di 1 milione di euro, che può essere rimborsato o convertito in capitale azionario a determinate condizioni prestabilite. L’accesso alla misura, a differenza del Prestito Obbligazionario Subordinato, non è vincolato alla riduzione del fatturato ma è anche in questo caso necessario un rating pari almeno a B+ e sarà inoltre necessario richiedere ad un esperto indipendente una valutazione del capitale economico della società: l’importo massimo dell’operazione sarà infatti pari al 20% della suddetta valutazione. Lo spread annuo che verrà pagato dall’emittente sarà il seguente:
     
  • Prestito Obbligazionario Subordinato Convertendo, una soluzione pensata per le imprese che intendono ottenere un finanziamento con durata fino a 5 anni e importo minimo di 25 milioni di euro per il quale, a differenza del precedente strumento, vige l’obbligo di conversione a scadenza in cash o mediante consegna di azioni e una valutazione del capitale economico dell’esperto indipendente. Lo spread annuo che verrà pagato dall’emittente sarà il seguente:
     
  • Aumento di Capitale, cioè strumento dedicato a interventi superiori ai 100 milioni di euro, che permette di rafforzare e stabilizzare il patrimonio dell’impresa, sostenendone i piani di sviluppo di medio-lungo termine intervenendo non tanto sulla posizione finanziaria dell’impresa quanto sul patrimonio netto.
     

2. Il secondo ambito di operatività, ovvero il Fondo Nazionale Strategico, è invece dedicato ad investimenti di lungo periodo, con il coinvolgimento di altri investitori di mercato, in imprese caratterizzate da solide prospettive di crescita, per supportarne i piani di sviluppo.

All’interno di esso è prevista un’operatività dedicata agli interventi nel capitale di imprese strategiche quotate tramite acquisti sul mercato secondario, secondo modalità e schemi di intervento di volta in volta condivisi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il secondo strumento a disposizione in questo ambito di operatività è l’Aumento di Capitale, dedicato a interventi in co-investimento con investitori di mercato e superiori ai 25 milioni di euro, che permette di rafforzare e stabilizzare il patrimonio dell’impresa sostenendone i piani di sviluppo di medio-lungo termine.

Vi è infine Prestito Obbligazionario Convertibile, un prodotto con durata fino a 7 anni e importo minimo di 1 milione di euro, con opzione di rimborso o conversione in capitale azionario da parte del soggetto sottoscrittore dell'emissione.
 

3. Per concludere, il terzo ambito di operatività, intitolato Fondo Nazionale Ristrutturazioni Imprese, è dedicato agli interventi in aziende caratterizzate da temporanei squilibri patrimoniali e finanziari, ma con adeguate prospettive di redditività futura.

Sono previste in questo caso due tipologie di operatività:

  1. Operatività diretta, per interventi superiori a 250 milioni di euro, prevalentemente mediante la sottoscrizione di aumenti di capitale, in presenza di uno o più co-investitori privati;
  2. Operatività indiretta, mediante la sottoscrizione di quote o azioni di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (“OICR”) alternativi italiani, inclusi gli OICR di credito, per interventi superiori a 30 milioni di euro.


In conclusione, si tratta di una rilevante iniziativa promossa dal Governo italiano atta a supportare e favorire la ripresa delle aziende che hanno attraversato, nel corso del 2020 e per questa prima parte del 2021, un periodo di forte difficoltà principalmente per cause esogene.

Al fine di poter utilizzare al meglio gli strumenti messi a disposizione, risulta fondamentale avvalersi dell’assistenza da parte di professionisti esperti che possano supportare l’impresa nella definizione di un piano strategico e nella scelta dello strumento più coerente con l’attuale struttura del capitale della stessa.
 

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Pirola Corporate Finance è una società di "advisory" in finanza strategica, parte dell’organizzazione professionale Pirola Pennuto Zei & Associati, focalizzata sulle imprese di media-grande dimensione, specializzata nel fornire servizi di consulenza in operazioni di finanza straordinaria: Debt Advisory, Restructuring, Equity Capital Markets, M&A, Valuation Services e Grant Advisory. Il team di lavoro è composto da oltre 30 professionisti con consolidata "seniority" e competenza nel settore della consulenza aziendale.


Alessandro Rivolta - Partner di Pirola Corporate Finance

 

 

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